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Bonjour Beaujolais!
Notizia della settimana

Beaujolais Day 2018!

La festa dedicata al vino “nuovo” francese, che cade ogni terzo mercoledì del mese di Novembre, si svolgerà in tutto il mondo a partire dallo scoccare della mezzanotte tra il 14 e il 15.

Il Beaujolais è composto da uve del vitigno Gamay e prende il nome dall’Area di produzione appellation d’origine contrôlée (che corrisponde alla DOC italiana) vicino a Lione.

Il suo processo di vinificazione, la cosiddetta macerazione carbonica o fermentazione a bacca intera, ha una storia particolare: nel lontano 1861 lo scienziato francese Louis Pasteur iniziò a studiarlo e il suo sviluppo venne infine completato nel 1934 dai ricercatori della stazione scientifica di Narbonne.

L’intento era quello di trovare un metodo per conservare al meglio l’uva: quest’ultima venne posta in dei recipienti saturi di CO2 e il risultato fu che il mosto ottenuto era diventato frizzante e ricco di gas venendo a creare quindi una “autofermentazione”.

La sua vinificazione, infine, avviene quasi subito e così come altrettanto presto viene messo in commercio (dopo circa un mese dalla sua vendemmia).

Il corrispettivo italiano, il vino novello – le cui uve possono essere di un vitigno qualsiasi a bacca rossa (ma anche a bacca bianca) – viene invece venduto dal 6 novembre fino al 31 dicembre e deve essere consumato in tempi brevi a causa della sua composizione di pochi tannini e alla veloce ossidazione.

Inoltre secondo il disciplinare italiano si deve ricorrere alla macerazione carbonica per del 30% delle uve, per il resto si può seguire la vinificazione tradizionale. In più è consentito utilizzare il 55% del vino rimasto in cantina l’anno precedente.

Bevuto per festeggiare l’arrivo del freddo e la fine della stagione del raccolto, ancora oggi in ogni bistrot di Francia all’uscita del vino nuovo esclama: “Le Beaujolais nouveau est arrivé!” (dal 2005 è diventato “il momento Beaujolais Nouveau”).

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