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Valtellina superiore Inferno e “Ain’t got no, I got life” di Nina Simone
Food & Wine Music Tips #4

Siamo giunti a settembre, alle porte della vendemmia,

e per questo “Food & Wine Music Tips #4” l’abbinamento che desidero proporre è: Valtellina superiore Inferno DOCG e “Ain’t got no, I got life” di Nina Simone.

“I’ve got life

I’ve got my freedom

I’ve got life

I’ve got life and I’m gonna keep it

I’ve got life nobody’s gonna take it”

Tratto da due canzoni composte per il celebre musical degli anni ’70 Hair che racconta la guerra in Vietnam vista sotto il profilo di un gruppo di hippies, il singolo è diventato parte del repertorio della cantante jazz americana e paladina dei diritti civili Nina Simone dal 1968.

La cantante, nata nella Carolina del Nord con il nome di Eunice Kathleen Waymon, ebbe modo di studiare musica grazie alla comunità del quartiere dove viveva e di proseguire a New York, ispirandosi alla grande Billie Holiday e orientandosi verso il genere jazz diventandone una icona.

Il brano, grazie alla sua voce graffiante e potente, trasmette tutta la disperazione alleviata però da un grido di speranza; dice di non possedere nulla di concreto come le scarpe o i soldi o i vestiti migliori ma solamente quello che nessuno potrà mai portare via i suoi occhi, il suo sorriso, ma anche più importante la sua libertà e la sua vita.

La canzone, dall’album “Nuff Said!” (in italiano “E ho detto tutto!”), venne registrata dal vivo e dedicata all’amico attivista e leader del Movimento dei Diritti civili degli Afroamericani Martin Luther King mancato solo tre giorni prima.

L’area della Valtellina è particolarmente vocata alla coltivazione dei vini rossi di un certo “carisma” e per questo ho ritenuto potesse essere un valido abbinamento a questo brano e omaggio alla grande personalità della cantante.

Considerata una zona di vitigni denominati “eroici” a causa della loro posizione scoscesa e di difficile coltivazione  (e totalmente manuale!) la Valtellina ci regala un vino da uva nebbiolo (che lì viene chiamato Chiavennasca) che possiede una capacità di invecchiamento a dir poco sublimi.

Il Valtellina Superiore Inferno DOCG è la più piccola delle sottodenominazioni del Valtellina, chiamato così proprio per la complessità sia climatica che territoriale della sua area vitata, è ottenuto dai vigneti tra Poggiridenti e Tresivio.

Le sue caratteristiche si trasmettono attraverso il palato in maniera molto vellutata e persistente, con sentori al naso di frutti di bosco e spezie. Perfetto per l’invecchiamento anche per smorzare un po’ i tannini che tendono ad essere molto spiccati.

nina-simone-valtellina-superiore-inferno-inwineopinion.com

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